Una tra le "specialità" più divertenti della fotografia è la "caccia", qualsiasi macchina fotografica in commercio ha una funzione automatica denominata genericamente "sport". Automaticamente il "chip" imposta la sensibilità del sensore, la velocità di scatto e la chiusura del diaframma in modo da ottenere il risultato migliore. Inizialmente può sembrare difficilissimo realizzare foto con oggetti, animali o persone in movimento, con l'applicazione costante di alcuni esercizi pratici è possibile affinare la tecnica di cattura fino ad ottenere risultati soddisfacenti, lo sfondo sfocato e il soggetto che si muove "relativamente" fermo nei primi scatti in particolare, successivamente con l'esperienza si riesce a "congelarlo" nel suggestivo dinamismo dell'azione.
Un esercizio che mi aiuta molto, è caratterizzato dal trascorrere un'ora o due ai bordi di una strada trafficata (i passanti mi guardano con aria perplessa e interrogativa), mentre rincorro i mezzi che passano ruotando il busto sul bacino cercando di immortalarli, il rischio è reale (quando arrivano gli infermieri del centro psichiatrico, l'importante è non scappare di corsa....). Ammesso che siate riusciti a sembrare solo "strani" e non pazzi da internare, quest'esercizio serve a familiarizzare con quest'affascinante tecnica, cercando di ricordarsi le reazioni della macchina da presa nelle circostanze più svariate (se vi catturasse la "neuro" spiegate che per fare esercizio sono più numerose le auto rispetto agli animali.....). Il movimento rapido varia la luminosità e i parametri di regolazione della macchina fotografica cambiano in continuazione, una buona padronanza tecnica col passar del tempo offre l'opportunità a chiunque d'ottenere risultati ragguardevoli.
Superate le eventuali primissime fasi di scoraggiamento (e i ricoveri psichiatrici), l'esercizio si trasforma in una vera e propria sfida personale, l'ostinazione indotta dalla volontà di ottenere immagini sempre migliori e suggestive impone un allenamento "quotidiano". L'ultima mutazione di quest'insieme di reazioni è l'acquisizione di una discreta tecnica che trasforma la "caccia fotografica" in puro divertimento, diventa un'occasione di svago, unisce l'utile al dilettevole perché giocando si impara meglio e molto di più, l'esercizio volge a migliorare il taglio dell'immagine, la prontezza e la velocità, educa eventuali difetti nella scelta dell'illuminazione e affina l'autocritica. Confrontarsi frequentemente con le altre persone è di primaria importanza, ascoltare attentamente le critiche ed accettarle, per trarne suggerimenti e soluzioni tecniche.
Soggettivamente, considero rigenerante il tempo dedicato alla "caccia fotografica", uno tra i momenti più rilassanti, immerso nella natura, circondato dalle sfumature verdi del bosco, dal cangiare dell'azzurro fino al blu cobalto di un lago, dalle variazioni cromatiche di un fiume montano e dalle variazioni luminose sul mare, l'acqua al mattino sembra metallo fuso. L'alternanza stagionale conferisce illuminazioni e sfumature ai colori sempre differenti, in alcuni casi sembra possibile ricordare perfino i profumi guardando una fotografia, lo stesso paesaggio cambia radicalmente da un periodo all'altro nell'arco dell'anno. L'elemento più rilevante per una buona riuscita fotografica è sempre e costantemente determinato dalla luce, i tempi brevissimi e il diaframma quasi completamente chiuso necessitano della migliore luminosità, altrettanto importante è lo scatto in sequenza che aumenta esponenzialmente le probabilità di riuscita.
Spesso perdo la cognizione del tempo e trascorro una giornata intera a "rincorrere" gli animali della palude, della boscaglia e sul mare; in altre occasioni dedico il tempo a "sperimentare", effettuo svariati "test" inducendo situazioni, dopo osservo le "risposte" imprevedibili della natura e provo a immortalare l'attimo....... Ad esempio spruzzo i fiori con l'acqua zuccherata e guardo i primi insetti che arrivano, una manciata di bocconcini di pane secco lanciata in aria, attrae un gruppo di gabbiani che "decolla" velocemente, raggiunta la "quota" lo stormo gareggia per prenderli al volo, come velivoli da combattimento si lanciano in mirabolanti acrobazie, addirittura sostengono duelli aerei spettacolari (un esercizio difficile ma estremamente divertente.............).
Le lunghezze devono essere ben stimate, dev'esserci proporzionalità con le possibilità offerte dall'obbiettivo; una giusta valutazione nel taglio dell'immagine, un poco di fortuna, il giusto equilibrio dell'azione rispetto alla distanza e l'adeguata fonte luminosa, possono aiutare a comporre immagini particolarmente spettacolari.
Un "chiassoso" duello tra germani reali, il combattimento spietato tra gatti, l'insetto rimasto in una tela di ragno che lotta disperatamente senza speranza di liberarsi, un gabbiano che volando a pelo d'acqua pesca un pesce senza "ammarare". Piccole realtà naturali non meno importanti ad altri ecosistemi caratterizzati da grandi felini, grandi mammiferi, affascinanti rettili e "giganteschi" aracnidi.
Ballerini di "cristallo" 2011
Angelo